Calciosociale

Calciosociale riscrive le regole del calcio per ridiscutere le regole del mondo. I campi diventano palestre di vita, in cui i giocatori imparano a riconoscere e rispettare le differenze, ad ascoltare e comunicare, in un contesto in cui le capacità di tutti vengono valorizzate.

Ogni settimana, gli allievi della Miracoli FC partecipano al Torneo di Calciosociale come parte integrante del loro programma di allenamento, disputando le partite sia in campo che fuori. Le partite fuori dal campo consistono in attività che hanno un impatto sul territorio, come il recupero di spazi urbani, laboratori sulla legalità e sull’uso delle parole nei cori da stadio, la produzione di podcast su temi di attualità.

È proprio grazie all’esperienza unica di Calciosociale che i nostri ragazzi diventano campioni non solo nello sport, ma anche nella vita.

La nostra metodologia è stata presentata a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo come esempio di integrazione all’avanguardia ed è stata esportata in alcuni Paesi europei.

Nel 2014, è stata riconosciuta dal Governo Italiano come “Best practice per Sport e Inclusione Sociale” nel Semestre italiano della Presidenza Europea.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della sua visita al Campo dei Miracoli il 26 febbraio 2022, ha riconosciuto la forte valenza del nostro progetto per cambiare il mondo del calcio e migliorare la società.

Scopri le regole

Possono partecipare persone di sesso maschile o femminile, di età compresa tra i 10 e i 90 anni, disabili e normodotati: VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE;

Le squadre hanno tutte le stesse potenzialità secondo un coefficiente tecnico precedentemente valutato: VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE E DELL’ALTRO;

Il responsabile della squadra è un Educatore, facilitatore per la crescita personale di tutti e assume le decisioni in collaborazione con gli altri: LEADERSHIP/COACHING;

Non esiste l’arbitro, se c’è un fallo in campo sono gli educatori delle due squadre che devono trovare un accordo per proseguire il gioco: OWNERSHIP/RESPONSABILITA’;

Ogni giocatore non può segnare più di tre goal a partita: ATTENZIONE ALL’ALTRO;

Il calcio di rigore viene battuto dal giocatore meno forte: VALORIZZAZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’;

Non esiste la panchina, sono tutti titolari: FIDUCIA IN SE STESSI/EQUITA’;

Condivisione finale dell’esperienza vissuta: COMUNICAZIONE E ASCOLTO;

Le partite non si giocano solo in campo, le squadre si sfidano in partite fuori dal campo (recupero di spazi, attività di riflessione, educazione alla parola …) e accumulano punti per la classifica finale: SENSO CIVICO